Con la fine del 2022 ci siamo definitivamente lasciati alle spalle i tassi sui mutui tendenti a zero, inaugurando un’epoca di mutui a tasso fisso e a tasso variabile con costi sempre più elevati, a causa dell’inflazione e delle conseguenti politiche monetarie della Bce. Quali previsioni si possono fare per il mercato dei mutui 2023? Quanto aumenteranno ancora i tassi sui mutui? Conviene ancora comprare casa con un mutuo nel 2023? Ne abbiamo parlato con Fabio Femiani, responsabile idealista/mutui per l’Italia, che ha tracciato un outlook sui mutui 2023.
Come si è concluso il 2022 per i mutui in Italia?
La novità con cui si è concluso il 2022 è stata la legge di Bilancio che ha previsto una norma sul passaggio dal mutuo a tasso variabile al mutuo a tasso fisso a costo zero. Si tratta di una possibilità che già esisteva ma era caduta un po’ in disuso durante il lungo periodo di tassi fissi ai minimi, ma oggi è stata rispolverata. Oggi coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile – che comunque, ricordiamo, sono una minoranza,- cercano infatti di correre ai ripari; coloro che non possono accedere ad altre soluzioni per varie ragioni possono quindi chiedere la rinegoziazione alla banca. Un’operazione che, per quanto risulta, è sempre stata gratuita, ma che sarà ulteriormente assecondata dalle banche anche per una questione reputazionale nel momento in cui il governo ha rimarcato questa possibilità.
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